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Maradona: il D10S del calcio!

Maradona con il pallone in testa

Maradona: il D10S del calcio!

Nel mio post Facebook, in onore del sessantesimo compleanno di Diego Armando Maradona, scrivevo queste parole che mettono in evidenza come un campione del genere non muore mai nel cuore e nei pensieri delle persone:

[…] Per quanto io alla mia età mi sia goduto Ronaldo il fenomeno, Messi, CR7, che definiamo extraterrestri, MARADONA è il Dio del calcio e non si può discutere su questo..

Te ne accorgi dalle piccole cose, ancora oggi vive sulla bocca di tutti l’esclamazione “passa questa palla, non sei mica Maradona” che racchiude proprio tale significato!

Ossia, quando si vuol trovare un’esagerazione pensi al massimo a cui ti puoi spingere, e nel calcio, da quando esiste El Pibe de Oro, non si fa che riferimento a lui quando si vuol indicare la perfezione, il modello, il riferimento. Non ho avuto la fortuna di vederlo giocare, a parte in qualche video, ma con chiunque ho parlato, nessuno mai ha negato che un giocatore così non si è mai visto né prima né dopo.

Chi è Maradona? Cosa rappresenta nel mondo del calcio

Maradona seduto sul campo da calcio

Il 30 ottobre 1960 nasce colui che viene descritto come Dio del calcio. Diego Armando Maradona, soprannominato El Pibe de Oro, è considerato il miglior giocatore in assoluto finora mai esistito. Ha militato in squadre quali Argentinos Juniors, Boca Juniors, Barcellona, Napoli, Siviglia Newell’s Old Boys, per poi concludere la carriera con un ritorno al Boca. Ha disputato con la nazionale argentina quattro mondiali (dal 1982 al 1994) giocando da protagonista.

Il Mondiale di Messico 1986 lo vince praticamente da solo, e non è una esagerazione. Nella finale segna quello che viene giudicato il gol più bello della storia del calcio.

Solo Lionel Messi ne segnerà uno molto simile contro il Getafe. Ma il giocatore quando viene accostato a Maradona risponde così:

“So che Maradona mi riempie di elogi e mi considera il suo unico erede, ma io non ce la faccio neanche a prendere in mano il telefono per ringraziarlo. Mi vergogno. Sono lusingato da lui e da tutti gli altri per l’accostamento, ma Diego è troppo più di me.

Lionel Messi

Quella finale mondiale tra Argentina e Inghilterra venne sbloccata da un altro dei gol più famosi di Diego, ovvero quello che ha segnato con la mano, ricordato negli anni come “Mano de Dios”, cui già feci riferimento nell’articolo “Come il VAR ha rivoluzionato il calcio”.

È un peccato che a questo giocatore non è stato mai possibile potere assegnare il pallone d’oro dal momento che fino all’anno 1994 il premio era destinato ai soli giocatori europei. Nel 1995, però gli venne comunque assegnato quello alla carriera.

Per quanto oggi venga ricordato anche e soprattutto per faccende legate alla sfera privata, ho deciso di scrivere questo articolo per esaltare la sua carriera calcistica dentro il rettangolo di gioco.

Maradona che palleggia con la testa

Un giocatore diventato simbolo ed eroe dello sport

È così che viene definito in Argentina come a Napoli. In Argentina, addirittura, è stata fondata la Iglesia Maradoniana, nella quale il calendario conta gli anni avendo come riferimento la data di nascita di Maradona, difatti oggi ci troveremmo nel 60 d.D. (dopo Diego). Tra i fedeli giocatori come Michael Owen, Riquelme e Ronaldinho.

La sua prima squadra (Argentinos Juniors) gli dedicò il nuovo stadio nel 2003, mentre il Boca Juniors detiene un monumento che lo rappresenta nel proprio museo all’interno della Bombonera. A Napoli gli fu dedicato un altare con rappresentata la sua immagine in vesti napoletane, e qui i tifosi si recavano per chiedere la “grazia calcistica”.

Maradona sul campo

D10 che palleggia

Maradona è alto 1.68 e questo ci fa pensare che nel calcio come nello sport non vi sono limiti di altezza o peso che sia, tutti hanno il diritto di giocare!

El pibe de Oro era un centrocampista offensivo, un trequartista che amava spaziar in tutto il campo, di cui bisogna ricordare le caratteristiche tecniche che più lo hanno contraddistinto:

  • Visione di gioco
  • Controllo palla
  • Precisione nel passaggio
  • Dribbling

Sebbene limitarsi a queste sminuirebbe il giocatore, queste erano quelle che spiccavano a prima vista, ma è chiaro che Maradona era indiscutibilmente il più forte di tutti. Grande fantasista, intelligente tatticamente, finalizzatore eccezionale, abilissimo nei calci piazzati e anche notevole spirito di sacrificio, tanto da risultare utile anche in fase difensiva.

Su di lui si sono espressi grandi campioni, ne ricorderemo alcuni:

“Diego era capace di cose che nessuno avrebbe potuto eguagliare. Le cose che io potrei fare con un pallone, lui potrebbe farle con un’arancia”

Michel Platini

“Giocare contro Maradona è come giocare contro il tempo perché sai che, prima o poi, o segnerà o farà segnare”

Arrigo Sacchi

“Tifosi di tutti i quartieri tradivano le loro squadre del cuore per vedere quel genio per il quale un fazzoletto di terreno era più di un latifondo. Alcuni lo confusero con Dio, e quando sei poco più che un bambino non hai motivo di mettere in dubbio l’opinione dei grandi”

Jorge Valdano

“Durante una partita Juventus-Napoli nello spogliatoio ci dicemmo che l’unico modo per fermarlo era menargli di brutto. Ma dopo dieci minuti in campo ci guardammo e ci dicemmo che no, era troppo bello vederlo giocare”

Zbigniew Boniek

Cosa devono sapere i giovani su di lui

La frase di Ryan Giggs incarna quello che è il pensiero delle generazioni che hanno vissuto gli anni d’oro di Maradona:

“Il migliore di tutti i tempi è Maradona. L’ho ammirato ai Mondiali del 1986 e 1990 e nell’arco di tutta la sua carriera. Oggi ci sono tanti top-player, come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ma le cose che ho visto fare a Maradona non le ho mai viste fare a nessuno altro.”

Questa frase, non solo me la sento ripetere da mio padre, essendo io cresciuto nell’era dominata da Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, ma è quello che la gente afferma in maniera convinta a tutti i giovani.

AD10S Maradona

RIP Maradona: AD10S

Giorno 25 novembre 2020 Maradona ci saluta, lascia il mondo terreno, e la notizia è sconvolgente! Tutto il mondo si è fermato per ringraziarlo di quanto ha fatto e per ricordarlo. Si è esposto il mondo intero per dargli l’ultimo saluto, e questo rende chiaro il bene che la gente gli ha voluto! Se n’è andato un grande campione, colui che è considerato il Dio del calcio!

Ciao Diego

Aprendo questo link potrete vederne alcuni

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