
26 Mar Italia FUORI Dal mondiale
Dalle stelle alle stalle

Giovedì 24/03/2022 l’Italia è fuori dal Mondiale. La nazionale azzurra viene battuta ai playoff, per la qualificazione a Qatar 2022, dalla Macedonia del Nord per 0-1.
Questa sconfitta decreta la non partecipazione dell’Italia al Mondiale di calcio che si giocherà quest’inverno.
Penso sia incredibile che dopo aver vinto quest’estate l’Europeo 2020 ci ritroveremo per la seconda volta consecutiva fuori dalla massima competizione.
Dopo averci fatto vivere delle notti magiche, ieri è successo quello che mai nessuno poteva aspettarsi, o comunque non credere che la Macedonia potesse rappresentare davvero un ostacolo insormontabile.
È ovvio che quelli che meno ci credevano in quest’Italia fossero più preoccupati di un’eventuale insuccesso con il Portogallo.
L’Italia fuori dal mondiale 2022

Come è possibile che sia successo di nuovo? L’Italia è fuori dal mondiale!
Una partita giocata nella loro metà campo per quasi la totalità dei minuti, una partita che era alla portata dell’Italia e che diciamoci la verità, che dovevamo vincere a occhi chiusi, una partita dove per l’ennesima volta abbiamo dimostrato di avere un attacco senza idee, molto poco concreto e senza coraggio. Un centrocampo lontano da quello che si era visto con Mancini appena giunto sulla panchina della nazionale, erano tutti stanchi e azzarderei poco motivati.
Di fronte una squadra che sapeva fin dall’inizio che gara avrebbe dovuto giocare, una partita di attesa nella propria metà campo e dove l’attenzione e la solidità difensiva erano le sole armi da poter utilizzare.
La colpa la attribuisco a tutti, dal CT ai giocatori che sono scesi in campo! A salvarsi sono stati davvero pochi, Verratti e Bastoni su tutti, e qualcosa si è vista da Raspadori che quantomeno è entrato in campo con la giusta grinta e con la voglia di fare. Del resto solo azioni confuse, tante occasioni ma tanti, troppi sprechi.

In generale però non mi sento di giustificare nessuno perché davvero non è possibile uscire contro la Macedonia, che per quanto la si possa rispettare come squadra, il dislivello tra le due è talmente alto che non si può nemmeno immaginare che si possa addirittura perdere questa partita.
Se ripenso a quanto successo, alle mie sensazioni a partita in corso non avrei mai detto che a un certo punto si sarebbe potuto scaturire un contropiede e che sul SECONDO tiro della partita da parte della Macedonia (tra l’altro entrambi dalla distanza) potesse arrivare il gol. Un gol arrivato al 92esimo e che quindi davvero non c’è più nulla che puoi fare, probabilmente c’era solo da disperarsi, consapevoli della delusione che si stava arrecando a tutti gli italiani.
Il sistema calcio italiano è in crisi
Cosa trarre da un episodio simile? Il calcio italiano è in crisi e la dimostrazione non l’abbiamo avuta solo ieri. Si pensi alle squadre di club dove le italiane sono fuori dalla massima competizione europea, la Champions League, non risultandone nemmeno una tra le prime 8 d’Europa. 3 inglesi, 3 spagnole, una squadra portoghese e una tedesca, è non è un segnale di crisi questo?
Il nostro calcio ha perso appeal e bisogna darsi una svegliata, qualcosa all’interno del sistema non sta funzionando! Quello che davvero manca ai giocatori di oggi è la fantasia, la creatività e la componente tecnica forse non è allenata come si dovrebbe. Bisognerebbe fermarsi un attimo a pensare e capire che serve una rivoluzione dal basso, a partire dalle Scuole Calcio, il vero motore di questo sport, li dove ci si forma come persone e come calciatori, li che spesso si trovano allenatori non troppo competenti e che rischiano di rovinare la “carriera” ai bambini ancor prima che inizi. Qualcosa bisognerebbe farla e non si può attendere ancora
12 anni senza mondiale sono tanti! E andando a ritroso, tornando al 2017 quando la notizia fu ancora più sconvolgente, essendo che un mondiale senza Italia in molti di noi non se lo sono mai immaginato, vi racconto anche lì come l’ho vissuta.
Italia: Fuori dal Mondiale 2018
San Siro, Italia-Svezia. Andata finita 0-1 a favore della Svezia, e ora si giocava la qualificazione a casa nostra. Formazione con Buffon tra i pali, difesa formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini; centrocampo a 5 con esterni Darmian e Candreva, interni Jorginho, Parolo e Florenzi; in attacco Gabbiadini e Immobile.
Realizzare che l’Italia non avrebbe giocato il mondiale

Ognuno di noi in quel momento si è sentito crollare il mondo addosso. Io personalmente mi trovavo in Spagna, a Madrid, quindi fuori dal mio Paese ma come in ogni parte del mondo ci si è ritrovati li quel giorno. Insieme ad altri italiani che come te seguivano la propria nazionale da lontano, per sentirsi vicini con il cuore, con un patriottismo spiccato perché orgogliosi di far parte del proprio popolo.
Erano presenti anche alcuni spagnoli in quel bar, e vi meraviglierete se vi racconto come hanno vissuto loro quella partita. Hanno sperato insieme a noi, ci erano vicini, forse per la somiglianza culturale ma ci credevano, non si poteva giocare un mondiale senza Italia.
A fine partita un signore mi si avvicinò, mi mise la mano sulla spalla e li ho colto anche la sua delusione, il rammarico per una partita giocata come peggio non si poteva. Io pensai: che ha lui da essere triste? Non è mica la sua nazionale ad essere stata appena buttata fuori.
Ma lui mi guardò e pronunciò queste parole:
“Es increible, no me lo puedo creer, no es posible che el Italia no va a participar al mundial. Yo soy un deportivo, e ya sé que este mundial no va a ser lo mismo. Nadie està acostumbrado a no ver el Italia en la competición más importante del mundo. Estoy cerca de tí amigo, entiendo tu decepción! Que sepas que también para mí este mundial no será lo mismo.”
Trad. “Incredibile, non ci posso credere, non è possibile che l’Italia non parteciperà al mondiale. Sono uno sportivo, e già so che questo mondiale non sarà lo stesso. Nessuno è abituato a non vedere la nazionale italiana nella competizione più importante del mondo. Ti sono vicino amico mio, capisco la tua delusione! Sappi che anche per me questo mondiale non sarà lo stesso.”
Italia riprenditi!
Oggi se ripenso a quanto è successo nel 2018 e a quanto è successo qualche giorno fa, sono rammaricato, triste, perché non è possibile che la mia Italia abbia fatto questa fine! Io faccio parte del mondo calcio, sono direttamente coinvolto perché alleno in una Scuola Calcio, e quello che mi viene da pensare è che la rifondazione deve proprio avvenire dal basso, da quelli che come me credono in questo sport e che faranno di tutto per portarlo in salvo.
Io ce la metterò tutta a far crescere i giovani italiani nel miglior modo possibile ma io rappresenterò una goccia rispetto all’intero sistema ma nel mio piccolo cercherò anche io di migliorare per continuare a sperare!
FORZA ITALIA
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