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Calcio di strada: non è più come una volta.. - Angelo7football - A7football
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Calcio di strada: non è più come una volta..

Calcio di strada: non è più come una volta..

La normalità intesa oggi è quella di iscrivere i propri figli a scuola calcio e il gioco è fatto! Dalle quattro alle sei ore di allenamento settimanale, pensando che sia il giusto tempo da dedicargli. E che mi dite delle intere giornate che si trascorrevano all’insegna di quel calcio che si praticava per strada? Quel luogo in cui realmente affinavi tecnica e carattere.

Dove è finito il Calcio di strada? Strade sempre più vuote

Quando si parla di Calcio si fa sempre riferimento al calcio che si è abituati a vedere in televisione, quello di cui si parla nei telegiornali, il calcio che si gioca nei grandi stadi, dei grandi numeri. 

Piede su un pallone

A me fa venire in mente anche un altro tipo di calcio, quello che purtroppo si vede sempre meno. Parlo del Calcio di strada, ovvero di quel calcio “grezzo” che avveniva in maniera spontanea e naturale senza farsi troppe domande.

Tweet sui bambini e le strade vuote

Quel calcio che fino agli anni ’90 si vedeva in tutti i quartieri, dove bambini e ragazzi fino ai 16-17 anni avevano come unico pensiero scendere giù per strada, mettersi in sella alla propria bici, andare a citofonare tutti i compagni di gioco, e recarsi al “campetto”, certi che almeno uno di loro avrebbe portato la palla (aggiudicandosi di diritto la titolarità).  

Via con l’organizzazione delle squadre: giochi possibili da fare per strada

C’erano volte che ci si trovava in numero pari o dispari; in tanti o in pochi, ma nel calcio di strada, quello nato spontaneamente per le vie delle città, v’è sempre il modo per non mandare tutto in fumo.

Tweet sul calcio di strada

5 VS 5: era la partita classica, nella quale si eleggevano 2 capitani (in genere i due più forti o due che conoscono le qualità di ognuno dei presenti), i quali si aggiudicavano a “pari e dispari” chi scegliere nella propria squadra.

Variante: 6vs6 ; 7vs7 ; ecc

6 VS 5: qual era il metodo per far filare tutto liscio? Affinché la partita risultasse equilibrata la scelta era sempre quella di far giocare il più forte con la squadra formata da meno elementi.

Variante: 5vs4 ; 7vs6  ; ecc

Mundialito/Porta romana: un solo portiere (imparziale) e due squadre che si sfidano.

Tutti li, in cerchio, durante la composizione delle squadre, in silenzio, speranzosi di essere scelti per primi, di non rimanere gli ultimi (il che, implicitamente, affermava la tua bassa qualità calcistica), desiderando di capitare con la squadra più forte. Nessun fischietto sanciva l’inizio della partita, sguardi complici, e il capitano toccava il primo pallone, auto-arbitraggio, e avanti a chi vince.

Se quel giorno si raggiunge un numero di 3 o 4 giocatori? Ci sono soluzioni per condividere un pallone? Non ci sono dubbi a riguardo, un pallone ti accompagna sempre, non importa in quanti siete, lui unirà tutti, perché con un pallone non ci si annoia mai, neanche quando si è soli.

Vai con la tedesca per i più abili; passaggio-tiro in porta per gli intermedi; un gioco inventato per chi ama il pallone ma non ha raggiunto ancora un buon livello di tecnica.

La differenza tra ieri e oggi

Tweet sul calcio di strada

Oggi siamo molto attrezzati poiché abbiamo parchi qui e lì, così come il campetto del quartiere, un po’ abbandonato a sé stesso ma che di generazione in generazione vive e viene difeso da quelli che in qualche modo lo maltrattano. Quel campo di cui chiunque ha un ricordo a cui è legato, quel campo che ha visto tante maglie grondanti di sudore e scarpini nuovi che man mano si rovinavano. Non sempre il campetto è libero, delle volte c’è da attendere, e poi se ci sono “i più grandi” puoi dire addio alla partita che stavi desiderando da tutta la giornata.

Tweet sul pensiero di Cruyff

Ancor peggio, tutto sembra andar liscio, si inizia la propria partita, fino a che arrivano i grandi che sgomberano il campo e si impongono per giocare. Alle brutte devi trovare comunque una sistemazione, non puoi abbandonare le speranze di dare un calcio al pallone. Alla ricerca di uno spazio vuoto, che sia un pezzo di strada, che sia un cortile condominiale o checchessia, ma che appena lo trovi il sorriso torna e non vedi l’ora di riprendere da dove avevi lasciato. Prepari in fretta il campo da gioco, poiché se non è fornito di porte devi andare alla ricerca di qualche mattone che vada a definire le porte, e una volta fatto questo, hai già terminato, perché non servono linee laterali e linee di fondo campo, si va a occhio. Per fortuna, la giornata non è andata persa.

Tweet sui metodi per imparare a giocare a calcio

Cosa rappresentano i “grandi” nel calcio di strada?

Quei grandi, già due volte citati, in accezione semi-negativa, qualcosa di positivo ce l’hanno. Ovviamente, vederli giocare è uno spettacolo, e l’unica cosa che conta in quel momento è desiderare di disputare una partita proprio con loro. Sì, ti puoi far male, sono più aggressivi, potrebbero provocarti tanto male in un contrasto, una scivolata, un tiro mentre sei tu il portiere, ma non ti interessa.

I grandi, in questo senso incarnano due ruoli fondamentali:
1. Fungono da esempio, idolo da seguire, sognare di diventare forti quanto loro
2. CT (Commissario Tecnico) ma anche Osservatori calcistici quando decidono di convocare uno dei piccoli

Tweet sul calcio di strada

Tu sai che ogni tanto si fermano a “bordo campo” e osservano, commentano, e tu, anche se inconsapevole di quale sia quel momento in cui hai gli occhi puntati, mentre tocchi quella palla o la calci verso la porta, sogni di averli conquistati. Aspetti quel giorno in cui, “malauguratamente” si ritrovano in meno e magari possono avere bisogno di qualcuno, allora è lì che scalpiti con la speranza che possa essere tu il prescelto.

Aspettavi da tempo quel momento, quella partita è da DENTRO O FUORI, se va bene nulla di strano che ti richiameranno in futuro, se va male sarai etichettato per sempre come TROPPO PICCOLO PER GIOCARE CON NOI.

In quella partita darai il meglio, avrai un sacco di ansia prima dell’inizio ma se le cose vanno come devono andare diventi subito mascotte.

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